NevsLetter 17/04/2015 ARGENTO E METALLI COLLOIDALI
L’argento è un potente antibiotico naturale usato per migliaia d’anni.
L’Argento è stato usato per secoli per prevenire una varietà di malattie, soprattutto le infezioni.
E’ documentato che le monete d’argento venivano usate nell’Antica Grecia e a Roma come disinfettante per l’acqua immagazzinata ed altri liquidi.
Nell’Antica Grecia si era notato che nelle famiglie in cui si mangiava utilizzando utensili in Argento, ci si ammalava difficilmente e le infezioni erano rare. Questa conoscenza si è tramandata tra Re, Imperatori, Zar, Sultani, tra i loro famigliari e tra i membri di corte.
Si mangiava in piatti d’argento, si bevveva in coppe d’argento, si utilizzavano posate d’argento, il cibo veniva conservato in contenitori d’argento e, nel tempo, delle piccole quantità d’argento si mescolavano ai cibi.
Quella colloidale è l’unica forma di Argento che può essere usata con sicurezza come integratore.
E’ assorbito nei tessuti lentamente così da non causare irritazioni, diversamente dal nitrato d’Argento che, data la sua azione tossica, reagisce violentemente con i tessuti del corpo.
Le particelle colloidali di diffondono gradualmente attraverso il sangue fornendo un’azione terapeutica prolungata nel tempo.
Il termine colloide d’argento indica una soluzione di particelle finissime d’argento puro (di dimensioni inferiori a 0,005-0,015 micron) in sospensione in acqua purificata.
Lo stato colloidale è l’unico stato per tutte le forme viventi; nell’acqua allo stato fluido infatti le sostanze chimiche vitali sono presenti in un emiflusso, ovvero coppie elettriche d’opposti in costante movimento in cui queste metà molecolari si avvicendano in complesse reazioni chimiche che costituiscono il processo della crescita e della riparazione.
In questo flusso sono presenti anche i germi patogeni (batteri, funghi e virus) le cui coppie molecolari interagiscono con quelle corporee nella lotta per la sopravvivenza. Sono parassiti che attaccano e si nutrono delle cellule del corpo dell’ospite e scaricano i loro rifiuti nei tessuti circostanti e nel flusso sanguigno.
Le forme di vita monocellulari utilizzano uno processo chimico specifico: il metabolismo dell’ossigeno. E’ questa la loro debolezza perché l’Argento Colloidale, in prossimità di qualsiasi virus, fungo o batterio patogeno monocellulare, agisce come catalizzatore nei confronti dello specifico enzima coinvolto nel processo andando ad interrompere il metabolismo enzimatico dell’ossigeno (anche detto polmone chimico) e causando la morte nell’arco di 5/6 minuti circa (un tempo che non permette una divisione mononucleare e quindi lo sviluppo di ceppi resistenti).
I microrganismi in questo modo soffocano, muoiono per assenza d’ossigeno.
A questo punto i sistemi immunitario, linfatico e depurativo si occuperanno dell’espulsione.
Un antibiotico, tanto per fare paragone, uccide forse una dozzina di organismi patogeni (a meno che un ceppo non sia diventato resistente), ma l’Argento colloidale n’elimina circa 650 e non ha effetti dannosi su fegato e reni.
Tra l’altro l’Argento Colloidale attiva la guarigione con una minore formazione di tessuto cicatriziale e anche questa proprietà non è condivisa con nessun altro antibiotico.
E’ atossico per mammiferi, rettili, piante e tutte le forme di vita che non siano monocellulari.
CRYSTAL
L’argento colloidale Crystal è un liquido di colore ambrato, simile ad un’infuso di tè freddo.
Questo colore caratteristico è dovuto all’elevata concentrazione di particelle di argento contenute e non alle dimensioni delle particelle o alla presenza di impurità.
In passato si riteneva che la colorazione scura fosse indizio della presenza di particelle di argento più grandi. Ciò è vero solamente nel caso di argento colloidale ottenuto con metodi di produzione diversi.
Un colore più chiaro indica invece che si tratta di argento ionico e non di argento colloidale.
Bisogna diffidare delle concentrazioni di argento colloidale superiore a 20 ppm. Se si tratta effettivamente di argento colloidale e non di argento ionico, una concentrazione superiore a 20 ppm è da evitare in quando indizio di agglomerazione, vale a dire di tendenza delle particelle a formare grumi. Con conseguente incremento delle dimensioni delle particelle.
Le concentrazioni pari o superiori a 50 ppm, per esempio 150 ppm, devono presentare, se si tratta effettivamente di argento colloidale, una colorazione grigio scura, quasi nera. In caso contrario e in presenza di un colore più leggero, è probabile che si tratti di argento ionico.
Nell’argento colloidale l’argento si presenta in due forme: nanoparticelle di argento che costituiscono di fatto le particelle effettivamente colloidali e ioni di argento che non sono particelle colloidali.
L’argento colloidale Crystal è composto da un 80% di nanoparticelle di argento (argento colloidale) e da un 20% di argento ionico.
L’argento ionico non è argento in particelle, bensì argento in soluzione. Uno ione di argento è un atomo singolo a cui manca un elettrone nell’orbita esterna e tende perciò a legarsi ad un altro ione per formare una molecola, risultando quindi inefficace se non tossico (Cloruro d’argento).
PHUKETSUN!
Abbiamo nuovamente disponibile il nostro gel d'aloe biologico pronto per la stagione!!!
Trovate sul nostro e-shop anche tutte le referenze della linea Naturalshop Free riassortire.
NEWS
Sono in arrivo gli estrattori di succo a bassa velocità!
Invitiamo a contattarci per maggiori informazioni
Stay tuned